CASI CLINICI RISOLTI

Non v’è irrimediabilità nell’alienazione dell’Io

 

Le forme di alienazione che si presentano con evidente disagio psichico di varia entità, sono per lo più dovute alla sovrapposizione all’Io Ontico Reale di un individuo, di un Io virtuale alienato.
La società di oggi ha la tendenza a considerare come definitivi, irrimediabili, molti stati patologici, psicosomatici o psichici, ma questo non corrisponde al vero. La presenza di un Io Alienato che offusca quello Reale in un individuo, non è innata e come tale non è definitiva. Questa è piuttosto il frutto di una serie di condizionamenti che il sistema che ruota dentro ed attorno l’individuo, opera continuamente. Nel momento in cui l’individuo, rende propri, fa entrare in sé, questi condizionamenti, gli dà vita, nasce la patologia che comincia ad autoalimentarsi. Quindi l’intero ecosistema con cui si scambia l’individuo, è apportatore o di imput nel senso della realizzazione o in quello dell’alienazione. È di tutti questi fattori e soprattutto della loro interazione e azione all’interno dell’individuo, che deve tener conto l’Ontosofia Psicosomatica Ecosistemica.
Il principio di Ontosofia Psicosomatica si è mostrato risolutivo, in base al numero di casi risolti, sia in patologie con evidenza prevalentemente somatica, sia in quelle con una maggiore evidenza psichica.

Questa sezione conterrà un elenco descrittivo dei casi clinici risolti dal dott.Francesco Palmirotta (con follow up di cinque anni ) a volte coadiuvato da uno staff terapeutico. Il principio dall’autore denominato ” ONTOSOFIA PSICOSOMATICA” ha dato vita ad un insieme di metodologie applicative utilizzate nei percorsi clinici (psicoterapia, musicoterapia, arteterapia, ippoterapia, velaterapia, onirologia,ergoterapia……….) il fine sotteso ed ottenuto è l’autogestione della salute nelle mani di ogni individuo .
La metodologia applicata è quella scientifica:

1) diagnosi della sintomatologia d’ingresso effettuata da una struttura o da un medico non appartenente allo staff del Dott. Palmirotta.

2) monitoraggio di tutte le attività con il paziente.

3) diagnosi finale effettuata dalla stessa o diversa struttura o medico.
Riteniamo rilevante sottolineare che il principio di autorganizzazione della materia ( R. Schrodinger) e l’ autopoiesi di Maturana e Varela pur non essendo adeguatamente esplicativi della dinamica ad eziologia psichica ed effettualità psicosomatica dell’ essere umano abbiano informato e supportato i fondamenti intuitivi della sfera d’azione psico-somato-sociale che F. Palmirotta chiama ONTOPOIESI VISCERALE ossia l’autorigenerazione dell’ Essere dalla sua profonda realtà.Non tutti i casi trattati sono stati risolti ma, in quelli pubblicati, la remissione dei sintomi d’ingresso dura da più di cinque anni e non si è notata alcuna conversione in altre forme sintomatologiche.
Risultati simili in via di pubblicazione sono stati ottenuti da professionisti indipendenti formatosi agli stessi principi metodologici e su una popolazione sperimentale più estesa e diversificata.

I casi da me affrontati

Ecco elencate nello specifico, alcune delle casistiche:

Secondo Caso: giovane donna di 30 anni. Sintomatologia di ingresso

disturbi intestinali: colite spastica, diverticolite ma la cosa curiosa era che <<il mio intestino era più lungo del normale e ingrossato>>. -tachicardia (per un’alterazione delle surrenali) -difese immunitarie basse (frequenti tonsilliti, bronchiti, raffreddori) -disturbi ginecologici...

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Primo caso: Morbo di Crohn

Affezione che coinvolge l’intestino tenue, più spesso la porzione terminale dell’ileo, talora anche, o esclusivamente, altri tratti del canale digerente (colon, stomaco). Malattia con cui “ si deve imparare a convivere” perché ignote sono le cause e quindi le cure. A. : Nel 1997 incomincia ad...

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