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Scuole paritarie: chi verifica il loro lavoro?

Una volta si diceva "avere il pezzo di carta" per sottolineare quanto fosse importante ottenere il diploma o la laurea per avere un inquadramento professionale ed entrare più facilmente nel mondo del lavoro.

Oggi le cose sono un po' cambiate, e non per forza in peggio. Trovare occupazione, questo bisogna ammetterlo, non è veloce nemmeno per chi completa le scuole superiori oppure decide di conquistare un titolo accademico. D'altra parte si è compreso molto di più l'importanza di una reale preparazione personale, l'unico valore da poter spendere, che va al di là del superamento dell' esame di maturità.

È in quest'ottica che si inserisce l'operazione di vigilanza del Ministero dell'istruzione, che ha interessato 70 scuole private partitari del Sud Italia. di queste 47 erano cosiddetti "diplomifici", ovvero scuole private non in regola ma pronte a offrire il diploma a qualsiasi studente sia disposto a pagare la retta.

Certo per chi l’ha preso il diploma è legalmente valido, ma quanto può valere lo studio nella vita reale? Per questo bisogna analizzare la scuola cui ci si affida e vedere cosa offre. Stesso discorso per le scuole online, che permettono di ottenere il diploma anche a chi ha perso degli anni o già lavora. Molti sono scettici all’idea di non entrare in un’aula e non vedere i professori dal vivo, eppure queste notizie sono la riprova che avere un edificio non è garanzia di qualità e professionalità.

 

Scuole paritarie: cosa significa e cosa rischiano

Si definiscono scuola paritarie quegli istituti privati che hanno chiesto l’accreditamento presso il Ministero. Questo significa che devono dare lo stesso servizio delle scuole pubbliche (ovviamente sempre chiedendo una retta) e in cambio possono rilasciare attestati e diplomi legalmente validi. Il controllo del MIUR ha evidenziato una serie di problemi di una certa di gravità, dalla mancanza di aule sufficienti per il numero di studenti al non rispetto del quadro orario per le discipline di indirizzo, fino addirittura a docenti privi del titolo di abilitazione. Insomma nessuna assicurazione per lo studente di avere una buona preparazione e una valutazione obiettiva che lo aiuti a capire le sue debolezze o i suoi punti di forza.

Cosa significa supportare lo studente?

La notizia ha lasciato l’amaro in bocca a molti, soprattutto a quei genitori che avevano iscritto con fiducia i loro figli e ora scoprono che non erano seguiti come si pensava.

Ma cosa si supporta uno studente? Non basta un insegnante che spieghi la lezione e corregga i compiti, serve un rapporto personalizzato e talvolta un affiancamento più ravvicinato. Questo è spesso ciò che spaventa nell’idea di scuola online, ma in realtà si è trovata un’ottima soluzione che è rappresentata dal tutor. Si tratta di un professionista dedicato che aiuta chi studia da remoto a organizzare il tempo per seguire le lezioni e per lo studio, ma lo ascolta nelle sue difficoltà aiutandolo a capire come superare gli ostacoli e come puntare sulle proprie potenzialità.

Un percorso fondamentale utile non solo per arrivare a prendere il diploma, ma un atteggiamento mentale che sarà utilissimo anche in futuro, che si decida di proseguire con l’università o si entri nel mondo del lavoro.

Nuove Scuole 2.0 è una scuola online che rappresenta l’unione di più di 30 Scuole Paritarie sparse per la Penisola, che rivolgono un offerta formativa alle persone che non hanno la possibilità di frequentare “fisicamente” un corso scolastico diurno o serale.

SCUOLA MEDIA

Per alunni con particolari problematiche di frequenza, possiblità di esami in sede per l'idoneità alla classe seconda e terza nonchè ESAMI DI TERZA MEDIA DA PRIVATISTI.
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