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Lezioni online: cosa non funziona nel pubblico e perché proseguire con la scuola online?

L’emergenza attualmente vissuta dal paese ha messo tantissimi studenti e famiglie in difficoltà. I più colpiti dai provvedimenti anti-contagio sono stati proprio gli studenti, poiché il sistema scuola si è del tutto interrotto e probabilmente non ripartirà sino al prossimo anno accademico (e comunque non è sicuro nemmeno questo).

In quarantena la scuola è stata sostituita da un nuovo sistema che anche se in via teorica sarebbe anche una buonissima idea, a conto fatti è risultato inadeguato e non aggiornato per rispondere a un’emergenza di questo tipo e ai nuovi sistemi tecnologici di comunicazione.

Se da un lato con questo non si intende affatto non riconoscere il valore del lavoro e dell’impegno messo dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti, dall’altra non si può che disperare per un sistema “da remoto” arretrato e pieno di difficoltà.

Cosa non ha funzionato nella scuola da remoto ai tempi del Coronavirus?

Noia, disattenzione

I punti critici della scuola “da remoto” sono stati diversi. Pur non sottovalutando le difficoltà che ci sono state, non le si può nascondere e negare. Dopotutto la scuola pubblica è fatta per la didattica di classe, per la partecipazione, la critica e nulla può contro la disattenzione, la noia, la distrazione o, molto semplicemente, contro un alunno che non ha gli strumenti, contro un insegnante che non è “fresco di ultime tecnologie”, contro un sistema che non era pronto.

Incapacità tecnologica

Uno dei punti critici del sistema è stato proprio nel corpo docenti. Per quanto volenterosi c’è stato chi non è stato in grado di trasformare il proprio insegnamento diretto in didattica online e chi, anche riuscendo in questo, si è trovato disorientato di fronte all’assenza di direttive specifiche. Ecco perché in tanti (troppi!) casi gli studenti si sono trovati davanti le “schede” da leggere in autonomia o le pagine da x a y da preparare. Un sistema di questo tipo equivale sostanzialmente ad una preparazione da privatista a cui lo studente non è preparato e a cui non è certo ben disposto.

Mancanza di coordinamento e degli strumenti

Il problema è stato proprio la mancanza di un coordinamento e conseguente controllo da parte di chi responsabile. Gli insegnanti che non interagiscono via web con i propri studenti che cosa fanno durante le lezioni, visto che si limitano a dare delle schede o ad indicare l’intervallo di pagine da preparare? Il singolo istituto si è preoccupato di verificare che tutti i suoi studenti avessero computer o tablet per seguire le lezioni online? E gli insegnanti, ne sono muniti?

Le risposte a queste domande purtroppo non hanno avuto esito positivo, ma il sistema scolastico ancora non ha saputo fornire risposta. Anzi, ha trascurato tutti questi problemi nella speranza di una ripresa che ormai è evidente non arriverà.

Le famiglie non sempre riescono a stare dietro ai ragazzi

Ultimo, ma non meno importante punto critico di questo sistema, è il fatto che le famiglie non sempre riescono a sostituirsi (in termini di controllo e didattica) alla scuola. Ecco che quindi in molti casi i ragazzi vengono lasciati a “se stessi”, autonomi, a cercare di barcamenarsi nella nuova scuola che è tutt’altro che semplice.

Se i ragazzi sono a casa, infatti, non è detto che i genitori che sono a casa non stiano lavorando o facendo smart working. Questa condizione di emergenza e di convivenza 24h, tra l’altro, non ha fatto che far emergere tutti i problemi che ci sono (anche normalmente) fra adolescenti e genitori. Fino a quando si parla di bambini è più facile, ma mano a mano che si parla di adolescenti e poi di ragazzi le difficoltà aumentano.

Perché tantissimi sceglieranno le lezioni online delle scuole online

Alla luce del fatto che pare ormai chiaro che per quest’anno accademico l’anno di frequentazione presso l’istituto è terminato e che da settembre difficilmente le cose saranno come prima, sono in tanti a valutare di passare ad una scuola online. Dopotutto sarà online comunque, quindi tanto vale a questo punto servirsi di un sistema ben strutturato e pronto, da tempo, e con i migliori strumenti ad erogare una eccellente formazione via web.

Le lezioni online per le scuole telematiche sono ovviamente cosa ormai consolidata. Lezioni frontali in diretta, con la possibilità di interagire anche con la classe e gli insegnanti, consentono di seguire le lezioni come in classe. Ma con la comodità di essere a casa propria, senza dover andare nell’istituto fisico e senza tempi “morti” prima e dopo l’orario delle lezioni e fra una lezione e l’altra. Si tratta di un ottimo sistema a cui tanti non avevano magari pensato sino ad oggi, ma che per questi stessi oggi è un proseguo quasi ovvio.

Nuove Scuole 2.0 è una scuola online che rappresenta l’unione di più di 30 Scuole Paritarie sparse per la Penisola, che rivolgono un offerta formativa alle persone che non hanno la possibilità di frequentare “fisicamente” un corso scolastico diurno o serale.

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