Le scuole private sono pronte per un nuovo modello educativo?

Ogni giorno assistiamo a nuove evoluzioni nel settore dell'istruzione e del recupero anni. Alcune scuole private invocano l'uso di parole che catturino l'attenzione a prima vista, altri discutono di fonetica, altri ancora sottolineano la necessità di promuovere le abilità di riflessione, mentre alcuni sono per un miglioramento delle capacità di memorizzazione, e la lista potrebbe continuare. Tutto ciò dimostra quanto è sentito il bisogno di una “buona educazione”. Anch'io penso che nel mondo la gente cominci a credere al potere della massa (collettività) istruita. Se da entusiasta discente sono contento, rimango comunque stupito e con molte domande.

Le brochures delle scuole sono piene di didascalie accattivanti come:

“L'intelligenza multipla nelle  attività di classe” – “Piano di studi consolidato a livello mondiale” – “Insegnanti che tengono in considerazione l'intelligenza emotiva” – “Classi basate sull'attività” – “Piani di studio per l’Insegnamento orientato al risultato” - ecc.

I genitori vengono attratti da queste parole e iscrivono i loro figli ai corsi di recupero anni online. La dirigenza delle scuole private adotta questi modelli, tecniche, strategie con tutte le migliori intenzioni, ma come si può essere sicuri che le  classi siano così efficienti da ottenere quanto pubblicizzato? Le scuole publliche e le scuole paritarie fissano forse, per quei determinati obiettivi, dei parametri di valutazione e rendimento da conseguire entro un determinato limite di tempo? In che modo questi modelli e strategie e tecniche influiscono sulla visione e sulla filosofia della scuola? La scuola è composta da diversi elementi: direttivo, genitori, insegnanti e studenti. Ognuno è importante e gioca un significativo ruolo nello sviluppo dello studente e nei corsi di recupero anni online. E non basta. E' importante che anche le varie componenti scuola abbiano una loro crescita, specie il corpo docenti che gioca un ruolo chiave nello sviluppo dei ragazzi.

In quante scuole private la dirigenza riflette su una formazione aggiornata degli insegnanti? Senza dubbio alcuni istituti offrono corsi di formazione. E dopo? Vengono effettuate delle verifiche? Quante scuole, e in che modo, si assicurano che le tecniche imparate nei corsi vengano effettivamente utilizzate? E, sopratutto, le scuole paritarie considerano il fondo per l'aggiornamento del personale un vero investimento piuttosto che denaro che deve comunque in qualche modo esser speso? Se tutte queste cose potrebbero aiutare le dirigenze scolastiche a rivedere e migliorare il loro approccio, viene ancora da chiedersi se ci sono  anche degli aspetti che dovrebbero essere approfonditi dagli insegnanti..

Agli insegnanti viene data la possibilità di aggiornarsi, ma gli insegnanti riconoscono la necessità di tali aggiornamenti? Li vedono come un'opportunità di arricchimento e crescita professionale o piuttosto come un carico di lavoro extra? Quanti docenti si rendono effettivamente conto di quanto potere e influenza hanno sui ragazzi?

Credo che questo tipo di quesiti possano aiutare scuole e insegnanti a riflettere su di sé. La riflessione e la consapevolezza che ne segue potrebbero portare ad azioni che aprirebbero la strada a un nuovo modello educativo.

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