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Prima prova maturità 2018: quale traccia scegliere e come ottenere un voto alto

Il Miur ha confermato le date delle prove scritte per la maturità 2018. La prima prova sarà mercoledì 20 giugno, la seconda giovedì 21 giugno e la terza lunedì 25 giugno. L’esame di maturità 2018 inizia quindi il 20 con la prima prova scritta di italiano. Di norma si tratta della prova meno temuta dagli studenti, anche perché viene lasciata una libera scelta nel tipo di prova. Ma in realtà va tenuto in considerazione che il suo voto vale esattamente come le altre prove e incide sull’esito finale della maturità, quindi è importante puntare a prendere il massimo.

Svolgimento della prova

Dopo l’appello, i membri della commissione aprono i plichi con le tracce e le distribuiscono in classe. Le prove devono restare chiuse fino al via. In alcuni casi prima di darlo, i docenti leggono le tracce e le presentano agli studenti. Una volta dato il via al tempo gli studenti hanno 6 ore per sviluppare la prova e consegnarla, sia essa in bella copia o in brutta copia, quello che c’è in quel momento è quello che fa fede.

Se si finisce prima è possibile uscire prima, ma solo dopo 3 ore. È fondamentale calcolare bene i tempi e fare in modo alla fine di riuscire a copiare il testo in bella copia e rileggerlo almeno una volta, è incredibile infatti come si possano fare banali errori per l’agitazione.

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Le tracce della prima prova scritta

Il Ministero dell’Istruzione di solito propone quattro tipi di elaborato da svolgere, tra cui gli studenti possono liberamente scegliere in base ai propri interessi e conoscenze. L’unico strumento a disposizione è il dizionario di italiano.

Le tracce, dalla A alla D sono le seguenti:

  • Analisi di un testo,
  • Saggio breve o articolo di giornale,
  • Tema storico,
  • Tema di attualità.

Per prepararsi a questa prima prova, la cosa migliore è tenere ripassati gli autori trattati di letteratura italiana e tenersi aggiornati sui principali temi di attualità. In questo senso vanno anche presi in considerazione la cadenza di particolari anniversari e ricorrenze importanti a livello nazionale. Il Miur, infatti, potrebbe prendere facilmente ispirazione da queste, l’ha già fatto diverse volte.

L’obiettivo ufficiale della prima prova 2018 è quello di accertare la padronanza della lingua, la capacità espressiva e logico-linguistica dello studente. Questo dovrà quindi dimostrare di conoscere gli argomenti o comunque di avere capacità critica e di ragionamento, in questo senso sono molto ben visti i pareri personali. Alcune tracce, in particolare la A e la C richiedono una buona preparazione sull’argomento. Le altre due, cioè la B e la D, lasciano maggiore “spazio all’improvvisazione”, ma bisogna essere in grado di argomentare bene e di trovare un approccio originale e non banale e scontato.

Traccia A: Analisi di un testo

La richiesta è di comprensione di un testo letterario in prosa o poesia. Lo stesso andrà riassunto e commentato, sulla traccia del tipo di analisi che si trova sul manuale di scuola. Quindi andrà collocato e contestualizzato dal punto di vista letterario e storico, e analizzato dal punto di vista dello stile e della tecnica, rispondendo alle domande proposte. Per svolgere la traccia A della prima prova è necessario conoscere l’autore proposto.

Anche solo leggendo le domande è possibile capire se è il caso di scegliere quella traccia o meno: se si comprendono subito vuol dire che si conosce l’argomento, altrimenti si corre solo il rischio di perdere tempo prezioso. Se decidete di svolgere questa traccia, un buon suggerimento è di inserire nel commento personale una correlazione fra il testo e l’attualità, farà sicuramente un’eccellente impressione.

Traccia B: il saggio breve o l’articolo di giornale

Nella seconda tipologia di prima prova di maturità 2018 vengono proposti una serie di documenti che ruotano intorno a un argomento specifico. Lo studente a partire dagli stessi deve sviluppare un approfondimento, spiegando i testi e sostenendo poi una sua posizione. Il punto fondamentale di questa traccia è l’argomentazione e per sostenerla bisogna spingere la propria tesi e confutarne un’altra.

I documenti forniti vanno assolutamente citati perché devono contribuire a sostenere una determinata posizione. Per svolgere questo tipo di traccia bisognerebbe quantomeno avere idea dell’argomento, altrimenti è di difficile scrittura. Nello sviluppo del tema è possibile mettere del proprio e degli elementi soggettivi, ma in modo soft, senza esagerare.

L’articolo di giornale dovrebbe seguire la regola della cinque W (chi, cosa, quando, dove, perché), che lo studente dovrebbe conoscere in base ai suoi studi. Il tema è variegato, bisogna andare di immaginazione. É importante ricordare che in questo tipo di traccia, con questa formula, non devono esserci pareri personali, perché il giornalista deve essere oggettivo.

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Traccia C: il tema storico

Nel tema storico l’argomento dovrebbe essere uno di quelli trattati durante il corso dell’anno. Per svolgere questa traccia è necessario conoscere l’argomento, altrimenti è quasi impossibile. Nel caso non vi ricordiate qualche dettaglio, come una data, per esempio, meglio stare vaghi piuttosto di sbagliarla. Di solito per lo svolgimento di questo tema vengono proposti anche brevi documenti che possono inquadrare il contesto storico e aiutare lo studente.

Traccia D: il tema di attualità

La traccia D è sempre quella che riscuote maggiore successo perché lascia maggiore spazio alla “fantasia” e all’ispirazione. Il tema permette e richiede il punto di vista personale, che arricchisce il valore del testo. Gli argomenti sono quelli di cui parlano i telegiornali e sono di rilevanza nazionale o anche internazionale. Per costruire un buon tema con la traccia D è bene assumere una posizione critica, analizzando la situazione a partire dalle vostre conoscenze e dalle informazioni che ricordate di aver sentito o letto da giornali e tg. Dal momento che questo tipo di tema porterà a sostenere una posizione piuttosto che un’altra, è bene scrivere anche le motivazioni in relazione a questo. Anche in quest’ultima tipologia vengono proposti dei documenti di riferimento a cui attingere.

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