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Come lavorare senza laurea: quali sono le professioni più richieste e come accedervi

Non è passato molto tempo da quando crearono curiosità, e per molti versi fecero discutere, gli annunci di lavoro con cui Elon Musk cercava nuovi dipendenti per Tesla che non per forza avessero master, dottorati o altri titoli di studio di alto livello. Quella della casa produttrice di macchine a guida autonoma rischia di sembrare un’eccezione, ragione per cui vale la pena chiedersi se è davvero possibile oggi lavorare senza laurea e, se sì, come fare e in che settori risulta più remunerativo.

Nel tempo frequentare l’università e conseguire una laurea o un titolo post-laurea hanno finito per diventare, infatti, l’iter standard e apparentemente indispensabile per entrare nel mondo nel lavoro. Non solo, però, ci sono famiglie e studenti che non possono permettersi un percorso formativo lungo come quello universitario: per guardare alla sola situazione italiana c’è ancora una buona fetta della popolazione in età lavorativa che è ferma al diploma e per cui le professioni che non richiedono laurea rappresentano la sola opportunità di impiego.

Tutte le opportunità: come lavorare senza laurea

Quali sono? È quasi immediato pensare a commessi e responsabili vendite, assistenti sanitari, personale delle pulizie, personale amministrativo della scuola o di altri enti pubblici ma con un po’ più di conoscenza diretta del mercato del lavoro ci si rende conto che sono tante ancora oggi le opportunità per lavorare senza laurea. Anzi: spesso le aziende cercano diplomati da inserire in organico ma fanno molta fatica a trovarli – e questo non può che aumentarne il potere contrattuale – come diretta conseguenza di un problema che gli analisti di settore conoscono bene e che è quello dello skill mismatch e, cioè, del disallineamento tra le competenze che il sistema formativo dà ai (futuri) lavoratori e quello di cui le aziende hanno bisogno. Dall’analisi svolta periodicamente da Unioncamere e da Anpal è venuto fuori, così, per esempio che le aziende italiane cercano diplomati da impiegare soprattutto come tecnici elettronici, agenti assicurativi, periti e agenti immobiliari, tecnici meccanici e meccanici collaudatori, designer industriali, gestori delle finanze, archivisti, tecnici informatici. Dall’America provengono, invece, le classifiche delle professioni senza diploma più remunerative e qui spiccano figure come quella del responsabile della logistica e dei trasporti o del professionista di real estate.

Partire con il piede giusto

Già da elenchi come questi, seppure tutt’altro che esaustivi, vengono indicazioni utili su come lavorare senza laurea e, con poca sorpresa, il primo passo è scegliere la scuola giusta, che garantisca un titolo di studio direttamente spendibile sul mercato del lavoro e, perché no, abbia all’attivo programmi per il placement dei propri diplomati. Se non si intende frequentare l’università, insomma, e tenendo conto delle offerte di lavoro per diplomati al momento più frequenti, meglio scegliere un istituto professionale turistico e alberghiero, un liceo linguistico, un istituto per odontotecnici alla fine dei quali si esce già professionisti. O quasi: non frequentare l’università non significa, infatti, che continuare a studiare, a specializzarsi, ad acquisire competenze specifiche del settore non sia importante anche per lavorare senza laurea ed è per questo che, anche per aumentare le probabilità di trovare impiego, un’ottima idea è seguire dopo la scuola corsi professionali, master, scuole di specializzazione ad hoc.

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